domenica 20 maggio 2018

LA CASCATA DEL GORG D'ABISS, MERAVIGLIA NASCOSTA DELLA VALLE DI LEDRO

Durante la mia recente vacanza in quel del Trentino, ho finalmente trovato un po' di tempo per visitare un luogo di cui avevo tanto sentito parlare ma che, per un motivo o per l'altro, non ero ancora mai riuscita ad ammirare (e immortalare!) dal vivo. Si tratta della cascata del Gorg d'Abiss, spettacolare salto d'acqua nascosto tra i boschi della Valle di Ledro, a circa mezz'ora di cammino dal pittoresco abitato di Tiarno di Sotto, penultimo paesino valligiano salendo da Riva del Garda. Come fare per raggiungerla e cosa vedere lungo il tragitto? Ve lo racconto in questo post! 😊

La cascata del Gorg d'Abiss, meraviglia nascosta della Valle di Ledro

Il nostro itinerario ha inizio dalla centralissima Piazza San Giovanni Bosco, sulla quale si affacciano sia una serie di abitazioni dalle tipiche facciate color pastello, sia l'imponente parrocchiale intitolata a San Bartolomeo, edificata da maestranze locali nella seconda metà dell'Ottocento ed utilizzata come ospedale militare durante la campagna garibaldina del 1866.

La bella parrocchiale intitolata a San Bartolomeo, nel cuore di Tiarno di Sotto

Lasciata la macchina nello spazioso parcheggio gratuito di fronte all'edificio, ci incamminiamo quindi lungo Via Garibaldi, per raggiungere dopo una manciata di minuti l'imbocco di Via alla Sega, riconoscibile da una palazzina gialla decorata in facciata da uno splendido affresco votivo e, dal lato opposto della carreggiata, da una tabella in legno riportante la dicitura "Gorg d'Abiss".

L'imbocco di Via alla Sega; sulla sinistra, alla base del lampione, una tabella in legno ci indica
la direzione da seguire per raggiungere la cascata

A susseguirsi lungo questo primo tratto di strada, sono per lo più graziose villette a schiera, circondate da siepi verdissime al di là delle quali si intravedono piccoli orticelli, profumati alberi da frutto e giardini fioriti dalle mille sfumature colorate.

Graziose villette a schiera costeggiano Via alla Sega

Alzando lo sguardo al cielo, a fare capolino tra gli alberi è invece l'inconfondibile campanile a cipolla della quattrocentesca chiesetta di San Giorgio, che dall'alto dei suoi 856 metri sorveglia entrambi gli abitati di Tiarno di Sotto e Tiarno di Sopra.
Ampliata e restaurata più volte nel corso dei secoli, si tratta di un luogo molto caro alla gente del posto, che a seguito dei numerosi atti vandalici perpetrati ai suoi danni nei primi anni Ottanta (quando l'edificio veniva utilizzato per celebrare messa esclusivamente il 23 aprile, giorno dell'onomastico del santo dedicatario, rimanendo perciò chiuso ed incustodito durante il resto dell'anno), ha deciso di dare vita all'associazione "Amici di San Giorgio", stabilendone la riapertura tutti i venerdì pomeriggio dei mesi di luglio e agosto e restituendo così a tiarnesi e villeggianti il loro affezionato punto di ritrovo.

La quattrocentesca chiesetta di San Giorgio, arroccata in cima ad uno dei colli che sovrastano
gli abitati di Tiarno di Sotto e Tiarno di Sopra

Attraversato un piccolo cavalcavia sul torrente Massangla, ci ritroviamo a questo punto a percorrere Via di San Giorgio, per incrociare dopo pochi metri il bivio con l'adiacente Via VÅ¡eň, all'altezza del quale svoltiamo a destra lasciandoci guidare ancora una volta dalle indicazioni per la cascata e per il cosiddetto "Molino dei Bugatini", unico superstite di una serie di edifici ad uso artigianale anticamente esistenti lungo le sponde del fiume.

Ponticello sul torrente Massangla

Giunti in prossimità del vecchio mulino, risalente al XV secolo ma trasformato in tempi recenti in museo e studio d'arte dal designer trentino Luca Degara, l'asfalto lascia finalmente spazio ad una comoda stradina sterrata, circondata da splendidi prati e percorribile con facilità sia a piedi che in bicicletta (bicicletta che dovremo comunque "abbandonare" una volta raggiunta la sbarra metallica da cui ha inizio il tratto finale e più avventuroso della nostra escursione).

Superato il cosiddetto "Molino dei Bugatini", l'asfalto lascia finalmente spazio ad una comoda
stradina sterrata

Il tempo di fare qualche passo e, a darci il benvenuto nel bosco, reso ancor più meraviglioso dagli strabilianti giochi di luci e ombre creati dal sole che filtra tra le foglie, è un solitario capitello votivo, posizionato su un piccolo dosso al lato del sentiero ed impreziosito da un moderno crocifisso in legno.

Capitello votivo all'inizio del sentiero nel bosco

Mancano ormai poche centinaia di metri alla cascata, come testimonia il mormorio sempre più forte del fiume che, dopo averci accompagnato in silenzio per gran parte del tragitto, sembra volerci offrire un assaggio dell'incredibile prodigio naturale che ci aspetta alla fine della nostra passeggiata.

Piccoli salti d'acqua ci accompagnano lungo tutto il tragitto

Affascinati dall'atmosfera fiabesca del luogo, giungiamo così, senza quasi rendercene conto, all'imbocco dell'impressionante canyon modellato nei secoli dal torrente Massangla, e facendo molta attenzione a dove mettiamo i piedi, ci incamminiamo lungo una stretta ma breve passerella di cemento parallela al fiume, circondati da sinuose pareti di roccia ricoperte di muschio e da una vegetazione talmente lussureggiante da far invidia alla più impenetrabile foresta tropicale.

Man mano che ci si avvicina alla cascata, gli scenari si fanno sempre più rocciosi

Soltanto una volta svoltato l'angolo e arrivati alla sua base, ci si rende effettivamente conto della bellezza di questa piccola cascata, che fuoriesce senza sosta e con un fragore inaspettato da una strettissima fessura rocciosa, per poi riversarsi in una gelida pozza d'acqua dalle mille sfumature di blu. Uno spettacolo difficile da descrivere a parole, ma che sono certa non deluderà chi come me è sempre alla ricerca di ambienti selvaggi e incontaminati da esplorare.

Arrivo alla cascata del Gorg d'Abiss

INFORMAZIONI TECNICHE:

Punto di partenza: Piazza San Giovanni Bosco a Tiarno di Sotto.
Punto d'arrivo: cascata del Gorg d'Abiss.
Segnavia: nessuno (basta seguire i cartelli marroni con disegnata la cascata).
Tempi di percorrenza: 30 minuti all'andata, 30 minuti al ritorno.
Lunghezza totale del percorso: circa 3 km.
Dislivello complessivo:  230 metri (115 in salita e 115 in discesa).
Difficoltà: nessuna.

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